Gli sviluppatori di Battlefield 6 combatteranno i cheater "fino alla morte": lo ha detto Vince Zampella, responsabile del franchise di Battlefield, nel corso di un'intervista in cui si è parlato di questo preoccupante fenomeno e dei modi per contrastarlo.
"È una situazione strana, perché non vuoi dire apertamente cosa stai facendo: darebbe un vantaggio a chi cerca di barare", ha spiegato Zampella. "È una cosa enorme nell'industria del gaming, una corsa agli armamenti costante su cui continuiamo a investire molte energie."
"È qualcosa che elimineremmo completamente, se potessimo, ma appunto è davvero una corsa agli armamenti. Combatteremo questa battaglia fino al giorno della nostra morte", ha concluso il fondatore di Respawn Entertainment.
In arrivo il 10 ottobre su PC, PS5 e Xbox Series X|S, Battlefield 6 proverà a portare avanti questo approccio adottando misure straordinarie, come vedremo fra un attimo.
Il sistema anticheat di Battlefield 6
Stando a quanto riscontrato da alcuni utenti, il nuovo capitolo della serie EA utilizzerà un sistema anticheat a livello kernel particolarmente aggressivo, realizzato internamente dal publisher: Javelin Anticheat.
Introdotto a partire dal 2022, Javelin Anticheat è stato migliorato nel corso del tempo, in particolare grazie all'esperienza fatta con Battlefield 2042, ed è attualmente disponibile in diversi titoli prodotti da Electronic Arts.
A quanto pare lo troveremo già a partire dalla beta di Battlefield 6, che si svolgerà in due sessioni: dal 9 al 10 agosto e dal 14 al 17 agosto.