63

Steam smentisce Mastercard: ha effettuato pressioni perché alcuni giochi venissero rimossi

Mastercard ha negato di aver avuto un ruolo nella rimozione di alcuni giochi per adulti su Steam, ma Valve ha smentito tale posizione confermando che l'azienda ha effettuato pressioni.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   04/08/2025
Alcune carte Mastercard

Steam ha smentito Mastercard: l'azienda aveva dichiarato di non c'entrare nulla con la rimozione di alcuni giochi per adulti dalla piattaforma Valve, ma quest'ultima sostiene invece che ha effettuato pressioni in tal senso.

"Mastercard non ha mai valutato alcun videogioco né richiesto restrizioni su attività di creatori o piattaforme di giochi, contrariamente a quanto riportato da alcuni media", si leggeva nel comunicato diffuso dall'operatore che abbiamo riportato un paio di giorni fa.

Una versione che però non coincide con quella di Valve, secondo cui Mastercard ha effettivamente espresso preoccupazioni riguardanti i contenuti NSFW su Steam, facendolo però tramite alcuni intermediari e senza mai comunicare direttamente con i gestori della piattaforma digitale.

Mastercard risponde alle critiche per la censura dei giochi per adulti su Steam ed Itch.io Mastercard risponde alle critiche per la censura dei giochi per adulti su Steam ed Itch.io

"Mastercard ha comunicato con i processori di pagamento e le loro banche. I processori di pagamento ci hanno trasmesso tali comunicazioni, e noi abbiamo risposto illustrando la nostra politica in vigore dal 2018, secondo cui cerchiamo di distribuire solo giochi legalmente distribuibili", ha spiegato Valve.

"I processori di pagamento hanno rifiutato questa spiegazione, citando specificamente la Regola 5.12.7 di Mastercard e il rischio per il marchio Mastercard." La regola in questione riguarda le "Transazioni illegali o dannose per il marchio".

Una faccenda sempre più complicata

Già lo scorso mese Valve ha confermato che sta censurando su Steam seguendo gli ordini dei circuiti di credito, e ha ritenuto di dover ribattere alle dichiarazioni di Mastercard, che a quanto pare tramite alcuni intermediari sta operando per "salvaguardare il brand".

A tal proposito, l'appena citata Regola 5.12.17 di Mastercard recita: "La società esercente non deve presentare alla banca acquirente, né un cliente deve presentare al sistema di interscambio, alcuna transazione che sia illegale o che, a discrezione esclusiva della Società, possa danneggiare la reputazione della Società o riflettersi negativamente sul Marchio."

La parte relativa al "danneggiare la reputazione" è di fatto il problema, visto che può essere interpretata e adattata a contesti differenti, come accaduto appunto in questo caso. Tuttavia organizzazioni come IGDA e UKIE hanno espresso preoccupazione per le pressioni esercitate sulle piattaforme videoludiche in merito ai contenuti per adulti da parte dei processori di pagamento.