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Spotify reagisce allo scraping: account bloccati, sicurezza rafforzata e intensificata la lotta contro la pirateria

Spotify ha disabilitato gli account coinvolti nello scraping dei dati da parte di Anna's Archive e introdotto nuove misure di sicurezza.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   23/12/2025
Spotify

Spotify ha reagito al recente caso che ha coinvolto Anna's Archive, una piattaforma nota per la diffusione non autorizzata di contenuti protetti da copyright. Dopo la notizia secondo cui il sito avrebbe effettuato una copia quasi completa dei dati presenti sul servizio di streaming musicale, l'azienda svedese ha annunciato una serie di interventi mirati a rafforzare la sicurezza della propria infrastruttura.

Secondo quanto comunicato da Spotify, sono stati individuati e disattivati gli account responsabili delle operazioni di scraping illecito. L'azienda ha inoltre dichiarato di aver introdotto nuove contromisure specifiche contro questo tipo di attacchi, affiancate da un monitoraggio costante dei comportamenti sospetti sulla piattaforma.

Il 99,6% dell'archivio di Spotify è stato scaricato illegalmente

La vicenda è emersa dopo che Anna's Archive ha dichiarato di aver effettuato il download dei dati di Spotify già nel luglio 2025. Stando alle affermazioni del sito, l'archivio ottenuto rappresenterebbe il 99,6% degli ascolti presenti sulla piattaforma, un dato che Spotify non ha confermato ufficialmente.

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Al momento, il materiale reso pubblico tramite reti Torrent riguarda esclusivamente i metadati, ma il sito ha lasciato intendere che in futuro potrebbero essere diffusi anche i file audio, senza però fornire tempistiche precise. Nel complesso, la quantità di informazioni coinvolte sarebbe enorme: si parla di circa 300 terabyte di dati, descritti da Anna's Archive come la più grande raccolta pubblicamente accessibile di metadati musicali mai realizzata.

Dopo il caso Spotify, Anna's Archive è stato oscurato

Anna's Archive è attivo dal 2022 e si presenta formalmente come un motore di ricerca open-source. Il progetto affonda le sue radici nell'esperienza di Pirate Library Mirror e, come molte "shadow library", sostiene di operare in nome della conservazione del patrimonio culturale.

Spotify

Tuttavia, il sito ammette implicitamente di muoversi in contrasto con le leggi sul diritto d'autore vigenti in numerosi Paesi. In Italia, infatti, Anna's Archive risulta oscurato dai provider su ordine delle autorità competenti e non è accessibile senza modificare i DNS di rete.