Samsung ha ufficialmente avviato la produzione di massa del suo nuovo SoC Exynos 2600, basato sulla tecnologia 2nm GAA, conosciuta anche come "SF2". Questa notizia segna un importante traguardo per il colosso sudcoreano, che mira a consolidare la propria leadership nel settore dei chip mobili ad alte prestazioni.
La produzione di massa è iniziata seguendo il programma previsto, con il processo "Fab-out" che dovrebbe partire tra fine ottobre e inizio novembre. Questo stadio finale prevede l'uscita dei wafer dalla fabbrica dopo aver completato tutte le fasi necessarie alla produzione.
Samsung Exynos 2600: i dati del rendimento del chip
Durante la fase di produzione di prova, i rendimenti dei chip erano stimati intorno al 30%. Oggi, secondo le ultime informazioni, Samsung ha raggiunto un rendimento del 50%, un incremento significativo anche se ancora lontano dai valori ideali per la vendita di wafer a clienti esterni.
Al momento, l'Exynos 2600 sarà destinato principalmente alla serie Galaxy S26, che dovrebbe essere presentata all'inizio del prossimo anno. La speranza dell'azienda e degli utenti Samsung è che, con il tempo, i rendimenti possano ulteriormente migliorare, consentendo, dunque, a Samsung stessa di rimanere competitiva nel settore degli smartphone.
Samsung Exynos 2600: cosa offre il nuovo SoC?
Il nuovo chip a 2nm GAA offre un incremento di prestazioni del 12% e un miglioramento dell'efficienza energetica del 25% rispetto al processo SF3 a 3nm GAA di Samsung. Questo rende l'Exynos 2600 una soluzione altamente competitiva, destinata a sfidare direttamente lo Snapdragon 8 Elite Gen 5, il Dimensity 9500 e l'Apple A19 Pro.
Per quanto riguarda la distribuzione regionale, i modelli Galaxy S26 destinati al mercato sudcoreano ed europeo utilizzeranno l'Exynos 2600, mentre negli Stati Uniti e in Cina saranno equipaggiati con lo Snapdragon 8 Elite Gen 5. Samsung ha inoltre confermato l'impegno continuo nella sua architettura a 2nm: la progettazione di base della seconda generazione è stata completata a giugno, e la terza generazione, nota come SF2P+, dovrebbe entrare in produzione entro due anni.