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Nintendo vince una causa contro Nacon durata 15 anni e legata a Wii

Nintendo, dopo ben quindici anni di lotte in tribunale, ha vinto una causa e ottenuto un risarcimento per l'infrazione di un brevetto contro Nacon.

NOTIZIA di Marie Armondi   —   18/12/2025
Miyamoto e Iwata che tengono dei controller Wii in mano

Dopo 15 anni di lotte legali, Nintendo ha vinto una causa intentata contro Nacon e legata a una infrazione del brevetto del controller Wii.

Dovete infatti sapere che nel 2010 Nintendo ha intentato una causa in Germania contro BigBen Interactive (diventata Nacon nel 2020), sostenendo che i suoi controller Wii Remote di terze parti violavano i brevetti di Nintendo.

Il brevetto riguardava un controller di gioco "con le caratteristiche ergonomiche tipiche del Wii Remote di Nintendo", nonché una tecnologia di sensori che includeva una telecamera (per tracciare la barra sensore) e un sensore di accelerazione.

La cronologia della causa tra Nintendo e Nacon

Un anno dopo, il Tribunale regionale di Mannheim ha stabilito che BigBen aveva effettivamente violato il brevetto, e ciò è stato nuovamente confermato dal Tribunale regionale superiore di Karlsruhe nel 2017. Durante questo periodo la validità del brevetto è stata contestata, ma sia l'Ufficio europeo dei brevetti che l'Ufficio federale dei brevetti hanno affermato che era pienamente protetto.

Un controller Nintendo Wii
Un controller Nintendo Wii

Nel frattempo, la Corte di giustizia dell'Unione europea e la Corte suprema federale tedesca si sono schierate entrambe con Nintendo rispettivamente nel 2017 e nel 2018, mentre Nacon ha continuato a presentare ricorso contro la decisione.

Ora, come confermato dal legale tedesco di Nintendo, il Tribunale regionale di Mannheim ha finalmente concesso a Nintendo un risarcimento danni di oltre 4 milioni di euro più gli interessi, per un totale di poco meno di 7 milioni di euro.

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"BigBen ha ritardato più volte il procedimento, ad esempio rifiutando il perito nominato dal tribunale", ha dichiarato il team legale di Nintendo in un comunicato. "Queste tattiche si sono ora rivelate costose: gli interessi sul credito, pari a 5 punti percentuali sopra il tasso di interesse di base, hanno aumentato in modo significativo l'obbligo di pagamento di BigBen e rappresentano una parte sostanziale del credito totale di poco inferiore ai 7 milioni di euro."

La vicenda non è però ancora del tutto conclusa, poiché Nacon ha presentato ricorso contro la sentenza alla Corte regionale superiore di Karlsruhe.