In seguito a una serie di preoccupazioni legate alla salute mentale degli utenti, OpenAI ha inserito una funzione che "suggerisce" agli utenti di prendere una pausa da ChatGPT. Si tratta quindi di un semplice promemoria che ricorda alle persone di fare una pausa ogni tanto, soprattutto in caso di uso eccessivo. Inoltre, i comportamenti del chatbot dovrebbero cambiare per rispondere con maggiore attenzione alle "decisioni personali ad alto rischio". Vediamo tutti i dettagli.
Come cambia ChatGPT
Partiamo dalla prima novità. Come vi abbiamo già anticipato, si tratta di un semplice promemoria che apparirà sotto forma di pop-up di tanto in tanto, soprattutto dopo un uso prolungato del chatbot. Come potete vedere dallo screenshot sottostante, apparirà questa dicitura: "State chattando da un po', è il momento giusto per una pausa?".
Avrete due opzioni a disposizione: continuare semplicemente a chattare o prendersi effettivamente una pausa. Non si parla quindi di vere e proprie limitazioni, piuttosto di "promemoria gentili", così sono stati definiti, affinché l'utente possa utilizzare il chatbot in modo più lucido e sano.
Più supporto, meno decisioni
Secondo quanto possiamo leggere dal blog ufficiale, ChatGPT cercherà di non dare risposte in caso di domande ad alto rischio. Piuttosto, cercherà di farvi riflettere, valutando i lati positivi o negativi di una determinata decisione.
"Quando chiedete qualcosa come 'Dovrei lasciare il mio ragazzo?' ChatGPT non dovrebbe darvi una risposta. Dovrebbe aiutarvi a riflettere, a fare domande, a valutare i pro e i contro. Presto sarà disponibile un nuovo comportamento per le decisioni personali ad alto rischio", si legge. Sempre più utenti utilizzano il chatbot come supporto emotivo, quindi OpenAI è al lavoro per migliorare i modelli affinché possano aiutarli in modo sano a produttivo.
"Ci sono stati casi in cui il nostro modello 4o non è riuscito a riconoscere i segni di dipendenza emotiva. Anche se è raro, stiamo continuando a migliorare i nostri modelli e stiamo sviluppando strumenti per individuare meglio i segni di disagio mentale o emotivo, in modo che ChatGPT possa rispondere in modo appropriato e indirizzare le persone verso risorse basate su prove di efficacia, quando necessario".
Stavolta vogliamo farvi una domanda specifica: avete mai chiesto consigli al chatbot? Vi siete mai trovati in una situazione delicata, o comunque difficile, e ChatGPT vi ha fornito soluzioni utili o spunti di riflessione?