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Apple M5 sfiora le prestazioni dell’M1 Ultra con metà dei core: efficienza da record

L'M5 di Apple, in seguito ad alcuni test effettuati, ha raggiunto un'efficienza da record e prestazioni (quasi) identiche all'M1 Ultra. Tutti i dettagli.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   17/10/2025
Apple M5

Apple ha ancora una volta ridefinito i confini della potenza dei propri chip. Secondo i dati emersi dai benchmark di Geekbench 6, il nuovo Apple M5, integrato nei MacBook Pro e iPad Pro di ultima generazione, è in grado di offrire prestazioni quasi identiche a quelle dell'M1 Ultra, il processore workstation di punta presentato nel 2022.

Il risultato è sorprendente: l'M5 risulta solo il 4,9% più lento in multi-core, pur avendo la metà dei core CPU. Per fare un confronto, l'M1 Ultra dispone di 20 core totali (16 performance e 4 efficiency) con una frequenza massima di 3,22 GHz, mentre l'M5 conta 10 core (6 performance e 4 efficiency) che raggiungono 4,61 GHz nella versione per MacBook Pro e 4,43 GHz su iPad Pro.

Apple M5: i dati emersi dai test

Nonostante la differenza sopracitata, il chip M5 riesce quasi a eguagliare la potenza del modello workstation, con un punteggio multi-core di 17.862 punti, contro i 18.792 dell'M1 Ultra.

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Ma è nel test single-core che il nuovo SoC di Cupertino mostra la sua vera forza: con un punteggio di 4.263 punti, l'M5 supera l'M1 Ultra del 178,6%, diventando il processore più veloce mai registrato in questa categoria. Ciò è dovuto alla nuova architettura ottimizzata e alle frequenze di clock più elevate, che permettono prestazioni eccezionali anche nei carichi di lavoro più intensi.

Apple M5: ulteriori informazioni e dati

Un altro dato interessante riguarda la cache L2, aumentata del 50% rispetto alla generazione precedente: l'M5 dispone infatti di 6 MB di cache L2, contro i 4 MB dell'M4 e dell'M1 Ultra. Questo upgrade contribuisce a migliorare l'efficienza e la gestione dei processi più complessi, offrendo una reattività superiore.

MacBook Pro M5
MacBook Pro M5

La vera novità, tuttavia, sta nel rapporto tra potenza e consumo energetico: in soli tre anni Apple è riuscita a portare livelli da workstation in un chip mobile, con un'efficienza nettamente superiore ai rivali Intel e AMD. Gli analisti si aspettano che le versioni M5 Pro e M5 Max, previste per il 2026, spingano ancora oltre i limiti delle prestazioni multi-core