Apple ha confermato che produrrà semiconduttori di base fondamentali per gli iPhone (e altri dispositivi) in una delle nuove fabbriche degli Stati Uniti. Per l'esattezza, Texas Instruments ha inaugurato la prima di quattro fabbriche a Sherman, in Texas. Si tratta di una mossa strategica, dato che molti chip venivano realizzati all'estero, puntando quindi alla produzione statunitense. L'azienda di Cupertino, quindi, farà parte di questa nuova espansione per diverse ragioni. Vediamo meglio i dettagli in merito.
Produzione negli Stati Uniti
Apple produrrà chip semplici, di base, ma fondamentali per gli iPhone e per altri dispositivi. Sono particolarmente economici, ma cruciali per elaborare segnali o leggere sensori. In ogni caso, questa nuova espansione avviene in seguito a una serie di eventi particolarmente complessi, come l'annuncio dei dazi al 100% sui chip prodotti all'esterno, tranne per chi investe negli USA.
In questo modo, quindi, Apple può evitare le pesanti restrizioni, tutelando i propri interessi e garantendo una fornitura costante. Texas Instruments aveva annunciato questo progetto da 60 miliardi di dollari a luglio. L'inizio della produzione completa è previsto per la fine del 2025 e si parla di sette nuovi stabilimenti in totale.
Chip essenziali
Texas Instruments non produce chip particolarmente avanzati, ma sono estremamente diffusi e si trovano ovunque. "Se avete qualcosa che si collega al muro, o che ha una batteria o un cavo, probabilmente avete più di un chip TI al suo interno", ha detto Mohammad Yunus, vicepresidente senior di TI per la tecnologia e la produzione.
Tra i clienti più importanti troviamo NVIDIA, Medtronic, SpaceX e Ford Motor. E a proposito di Stati Uniti, vi ricordiamo che l'amministrazione statunitense ha acquisito 433 milioni di azioni ordinarie di Intel e ora anche Samsung sembrerebbe interessata a una collaborazione strategica. Quest'ultima potrebbe avere anche radici politiche per avere il favore del governo americano e per evitare i dazi.