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There Are No Ghosts at the Grand: per una volta mettere a posto casa non annoierà dopo dieci minuti

There Are No Ghosts at the Grand è un "renovator simulator" che punta a mescolare le carte in tavola e proporre grande varietà, con sezioni d'avventura, sparatutto, musical e non solo.

ANTEPRIMA di Marie Armondi   —   19/08/2025
I personaggi di There Are No Ghosts at the Grand

House Flipper, PowerWash Simulator, Hotel Renovator, Bus Flipper Renovator Simulator, persino Unpacking se vogliamo: i videogiochi nei quali il nostro obiettivo è trasformare un luogo disordinato in uno più vivibile sono sempre più comuni negli ultimi anni e incontrano il favore di una larga fetta di pubblico. Non stupisce quindi che sempre più sviluppatori puntino in tale direzione, innovando e ampliando il genere oltre il suo semplice "pulisci tutto in mille livelli uguali".

There Are No Ghosts at the Grand è proprio questo, una versione alternativa del "renovator simulator" più generico, che cerca di cambiare un po' le carte in tavola e dare un tocco più autoriale a un genere videoludico che stava diventando rapidamente stantio.

There Are No Ghosts at the Grand è un mix di generi

Abbiamo avuto modo di vedere There Are No Ghosts at the Grand con una demo presentataci dallo studio indie inglese Friday Sundae: non abbiamo potuto provare con mano questa nuova versione del gioco (potrete farlo se sarete alla Gamescom), ma abbiamo comunque compreso perfettamente cosa possiamo aspettarci da questo titolo.

Prima di tutto, un po' di contesto: There Are No Ghosts at the Grand ci mette nei panni dell'americano Chris Davis che eredita un hotel diroccato in un paesello marittimo del Regno Unito e decide di rinnovarlo, invece che cederne la proprietà alla sindaca che lo vuole trasformare in una sorta di museo per attirare turisti.

Fin qui l'idea pare ovvia: prendiamo possesso dell'hotel e cerchiamo di sistemarlo stanza per stanza. Sfortunatamente per Chris non è così semplice, perché There Are No Ghosts at the Grand non ci limita dentro l'edificio, ma mette l'intero paese a disposizione, come una sorta di piccolo mondo aperto che fa di tutto per sembrare vivo e interessante, con una serie di personaggi che si interfacceranno con noi, ci assegneranno compiti secondari e ci costringeranno a scoprire cosa sta realmente accadendo all'Hotel e al suo esterno.

Il Grand è un hotel notevole, ma in pessime condizioni
Il Grand è un hotel notevole, ma in pessime condizioni

Il titolo infatti fa subito capire che sì, ci sono dei fantasmi al Grand Hotel e non solo lì. Il nostro protagonista, completamente doppiato, inizia la demo mentre rinnova la lobby con il proprio strumento multiuso parlante (con un profondo accento scozzese), ma nell'arco di dieci minuti si ritrova in viaggio in motorino verso la costa, affronta una traversata in mare, finisce abbandonato su un'isola dove scopre un bunker della seconda Guerra Mondiale e una serie di visioni del passato (che vanno attivate sistemando oggetti o ripulendo l'ambientazione) e deve anche affrontare una sezione (molto semplice) in stile sparatutto nella quale un'orda di ragni-poltrone spiritici lo attaccano da ogni dove.

Quando naufraghiamo, dovremo usare i nostri strumenti per sistemare la barca danneggiata
Quando naufraghiamo, dovremo usare i nostri strumenti per sistemare la barca danneggiata

Nel mezzo c'è anche una sezione musical che funziona come un dialogo a più opzioni sotto forma di canzone tra Chris e la sindaca della cittadina. Innegabilmente, There Are No Ghosts at the Grand è tante cose assieme e questo potrebbe essere il suo più grande punto di forza.

Cosa ci hanno raccontato gli sviluppatori

Andiamo però in ordine. There Are No Ghosts at the Grand è un "renovator simulator", prima di tutto, e mette a disposizione vari strumenti per distruggere le parti inutili dell'ambiente, pitturare muri e pavimenti, spostare o evocare dal nulla mobili e aspirare frammenti di materiali che poi possono anche essere utilizzati per riparare l'ambientazione. La componente di rinnovo sarà centrale e, secondo quanto indicato dagli autori, ci sarà ampio spazio per sistemare stanze e decorarle come più preferiamo, soprattutto grazie a missioni secondarie. Inoltre, non richiederà grande precisione: basta pitturare in modo impreciso giusta un pezzo del muro e questo si completerà da solo, ad esempio, così da evitare quelle noiose situazioni nelle quali vi manca un 1% di superficie da pitturare in un angolo che non avete notato.

La cittadina al centro di There Are No Ghosts at the Grand include anche un mare navigabile e un'isola
La cittadina al centro di There Are No Ghosts at the Grand include anche un mare navigabile e un'isola

Il vero obiettivo di There Are No Ghosts at the Grand è però chiaramente di variare le carte in tavola continuamente e non bloccare nella stessa attività per ore e ore di fila: se siete dei patiti di House Flipper che non vogliono essere distratti un singolo secondo dal posizionare mobili e raccogliere spazzatura abbiamo il sospetto che potreste trovare questo nuovo videogioco un po' troppo focalizzato sulla trama, ma chiunque si annoi molto alla svelta coi "renovator" potrebbe trovare in questa avventura la giusta varietà e senso di avanzamento.

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Inoltre, There Are No Ghosts at the Grand è pensato veramente per tutti e il team ha confermato che non solo le sezioni più "action" (guidare in giro per la città, combattere contro gli spiriti in stile FPS...) non saranno complesse, ma ci sarà modo di disattivarle per poter affrontare solo le parti che più preferiamo.

Dovremo affrontare pericoli soprannaturali in There Are No Ghosts at the Grand
Dovremo affrontare pericoli soprannaturali in There Are No Ghosts at the Grand

Persino le sezioni musical, pare, potranno essere ignorate. Non è chiaro in tal caso come funzionerà la trama, visto che le nostre scelte durante le canzoni possono influenzare il rapporto con i personaggi insieme ai quali cantiamo e di conseguenza alcuni finali, ma lo scopriremo quando avremo il gioco tra le mani (cosa che accadrà nel 2026 su PC e Xbox, con uscita su Game Pass al lancio).

Ciò che la presentazione rende anche chiaro è la volontà di rendere There Are No Ghosts at the Grand un titolo divertente, con personaggi teatrali, continue battute (il nostro strumento parlante in particolar modo si prende molto gioco di noi) e anche tanti riferimenti a serie TV famose.

Che ne dite di ripulire un bel bunker della seconda Guerra Mondiale dove sono accadute cose molto strane?
Che ne dite di ripulire un bel bunker della seconda Guerra Mondiale dove sono accadute cose molto strane?

Nella demo ci sono citazioni a Doctor Who, Alien e anche tanti show britannici che - per ammissione del team stesso - il resto del mondo non riuscirà a cogliere perché sono opere non famose, ma fanno parte della cultura degli autori che si ispirano alla propria adolescenza negli anni '80 e '90 nel Regno Unito.

Inoltre, c'è una vera componente "adventure" in quanto ripulendo gli ambienti troveremo degli indizi narrativi sul mondo di gioco e per avanzare sarà necessario risolvere alcuni enigmi: certo, quelli visti nella demo erano veramente semplicissimi - ad esempio dobbiamo inserire un codice per aprire una porta e lo troviamo scritto li accanto - ma gli autori ci assicurano che avanzando saranno più complessi.

There Are No Ghosts at the Grand è quindi tante cose in un colpo solo e la nostra prima impressione è che il tutto funzioni, soprattutto se come noi trovate i "renovator simulator" intriganti ma troppo ripetitivi. L'opera inglese è un simulatore nel cuore, ma è anche una avventura con enigmi, combattimenti, fasi esplorative piene di trama, un gatto parlante, sezioni musical interattive e non solo. Pare soprattutto divertente, grazie alle continue battute e citazioni, in un mix che punta molto sulla varietà. L'uscita è ancora lontana, ma i giocatori PC e Xbox dovrebbero tenerlo d'occhio.

CERTEZZE

  • Tante cose da fare oltre al ristrutturare
  • Molte citazioni da cogliere e taglio ironico
  • Meno pignolo di tanti concorrenti

DUBBI

  • Coloro che vogliono un simulatore potrebbero rimanere delusi
  • Non abbiamo ancora capito come sarà possibile saltare alcune sezioni