Absolum è una storia tutta nuova per Dotemu e Guard Crush Games. Queste due aziende francesi hanno un posto d'onore nei cuori degli amanti dei picchiaduro a scorrimento. Nel 2020 sono arrivate sul mercato (insieme a LizardCube che ora è al lavoro su Shinobi: Art of Vengeance, qui la nostra anteprima) sfondando la porta d'ingresso con un calcio volante chiamato Streets of Rage 4. Il rilancio spettacolare di una IP storica, capace poi di diventare un classico in un battito di ciglia. Successo ripetuto da Dotemu poco dopo con l'ottimo Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge. A questo punto, la domanda era inevitabile: e adesso? La risposta non è stata quella più comoda - prendere un altro brand storico e farne un nuovo capitolo - bensì la più coraggiosa. Creare qualcosa di completamente originale, un picchiaduro a scorrimento, certo, perché quello gli scorre nelle vene, ma diverso, ambizioso.
C'era anche un'altra volontà, ovvero di insistere sulla struttura ricorsiva che Dotemu aveva iniziato a testare con i DLC dei suddetti titoli. Inizialmente si era pensato a un'impostazione roguelike, con il giocatore costretto a ricominciare a ogni partita, poi si è preferito puntare su una struttura più progressiva, con una crescita costante e orizzontale. Infine, l'ambientazione: un fantasy ispirato a due classici del genere come Dungeons & Dragons: Chronicles of Mystara e a Golden Axe. Gli ingredienti ci sono tutti e il piatto è servito: Absolum.
Absolum è un videogioco più unico che raro tanto che, internamente a Dotemu, hanno coniato un neologismo per definirlo: rogue 'em up. Il gioco di parole nasce ovviamente dalla fusione dei due generi a cui appartiene e gli dà, già dal suono, un gusto esotico. Forte anche di uno stile grafico delizioso, Absolum ha tutte le carte in regola per diventare anch'esso un classico moderno nel giro di poco tempo.
Un mondo magico in rivolta
A Talamh, il mondo fantastico dov'è ambientato Absolum, la magia è uno strumento potente e necessario, che però non ha mai smesso di essere pericoloso. I maghi che la amministrano hanno il costante bisogno di andare oltre, la mai sopita ambizione di controllare forze al di là della loro comprensione. Quando l'uomo gioca a fare dio le cose non finiscono mai bene, e questa storia non fa eccezione: un cataclisma magico scatena il panico tra la gente comune, e un tiranno ne approfitta per salire al potere. Si fa chiamare Re Azra e governa un'armata, l'Ordine Cremisi, senza pietà, capace di prendere in quattro e quattr'otto il comando del regno e di bandire ogni forma di magia. Non tutti, però, sono disposti a piegare la testa, e un pugno di reietti si oppone al suo strapotere.
I ribelli sono guidati dalla grande maga Uchawi, una donna incinta che non potrà partorire fino a quando la morsa di Azra sulla magia non si sarà allentata. Tra i condottieri ci sono Galandra, un'elfa oscura che brandisce un'enorme spada magica e Karl, un nano equipaggiato di tutto punto con tanto di fucile. Veniamo calati in fretta nei loro panni, invitati a scegliere chi dei due sarà il nostro personaggio: se l'agile elfa o il nerboruto nano. I due protagonisti iniziali aderiscono piuttosto fedelmente ai canoni del genere, ma non abbiamo molto tempo di notare le finezze del character design, perché purtroppo i nemici sono così tanti e potenti da travolgerci. Proprio in quel frangente, però, assistiamo al prodigio della magia: Uchawi ci riporta in vita. E da quel momento, il ciclo ricomincia.
Un colpo da maestro
La struttura di Absolum non ha bisogno di essere spiegata poi molto. Una delle caratteristiche migliori del gioco è proprio la sua immediatezza. Basta aver giocato un qualsiasi picchiaduro a scorrimento e conoscere le basi - giusto quelle - di un roguelite. Il resto viene da sé. Quello che stupisce, però, è il modo in cui queste due formule funzionano perfettamente quando sono insieme. Per quanto riguarda il combattimento in sé, la maestria di Guard Crush Games è evidente dal modo in cui tutto risulta armonioso, fluido, veloce, graziato da animazioni che si incastrano in maniera perfetta le une con le altre. La sensazione dei colpi che si infrangono sul grugno dei nemici è eccezionale, e la soddisfazione nel vedere il contatore delle combo aumentare a dismisura è una goduria.
Quando si menano le mani, è inutile ribadirlo, si sente tutta l'esperienza di Guard Crush maturata in passato con il genere, una maestria che con Absolum raggiunge probabilmente l'apice assoluto. Bastano appena quattro tasti per rendere indimenticabile il combat system: attacco, colpo speciale, magia e schivata, quest'ultima che funziona anche come parata se effettuata al momento giusto. Ma la semplicità nasconde un equilibrio raffinato nei colpi, nelle juggle, nei contrasti che rompono la guardia avversaria e ci permettono di trovare la finestra giusta per scaricare una combinazione di cazzotti sul nemico.
Sono quasi tutte caratteristiche ereditate da Streets of Rage 4, che era già molto vicino ai vertici del genere. In Absolum c'è anche qualcosa in più, ossia la possibilità di costruire il personaggio. Alla fine di ogni schermata si riscatta un potenziamento che modifica gli attacchi dell'eroe che abbiamo scelto, non solo aumentando i danni o la velocità, ma anche applicando effetti devastanti come fiamme, fulmini e uragani.
Lo stesso effetto può poi essere legato, oltre che al colpo base della combo, anche alla schivata o all'attacco magico. Questo significa che, una volta cominciati ad accumulare i potenziamenti, ogni tasto può scatenare un differente elemento. Di nuovo, il tutto ci ha ricordato la modalità Sopravvivenza di Streets of Rage 4 che già era molto appassionante e ben pensata.
Strade diverse, storie differenti
La struttura da roguelite non viene fuori ovviamente solo nella possibilità di costruire una build del personaggio lungo la partita, ma anche nei potenziamenti di cui è possibile beneficiare nell'hub principale. Non serve entrare troppo nei dettagli, perché i fan del genere conoscono a menadito queste meccaniche, ma sappiate che ogni morte ci assegna un punteggio con cui poi incrementare statistiche, abilità e dotazioni iniziali. Tutto è molto fluido e naturale. Più interessante è invece il fatto che la struttura ricorsiva del gioco ci costringe ogni volta a scegliere il percorso all'interno della mappa del regno, e ci permette di avanzare in maniera differente magari tornando a parlare con personaggi che ci hanno affidato delle missioni secondarie che nel frattempo abbiamo risolto. Passando una seconda volta per le stesse zone, può persino capitare di trovare aperta una porta che era chiusa in precedenza, perché in un ramo alternativo della mappa abbiamo trovato la chiave, oppure qualcuno capace di forzarla.
Questo permette alla seconda, alla terza o alla quarta passata di scovare nuovi passaggi segreti, biforcazioni della mappa che arrivano a punti d'interesse nascosti, di combattere boss secondari e ottenere ricompense speciali. Nella demo, per esempio, abbiamo sbloccato un terzo personaggio selezionabile esplorando bene e tornando a ripetere il percorso un paio di volte. Si tratta di Cider, una sorta di agilissima ladra ninja, di gran lunga più veloce degli altri eroi.
Tra Golden Axe e Asterix
Impossibile non citare poi il fatto che, sin dal primo sguardo, Absolum conquista con la sua direzione artistica. Il merito va allo studio Supermonks, che ha realizzato tutto l'aspetto grafico e le animazioni, sicuramente prendendo a riferimento il classico Golden Axe, ma poi virando verso uno stile più colorato e fumettoso. Dalle parole degli sviluppatori, le fonti d'ispirazione più importanti sono Mike Mignola, Andrew MacLean e poi anche il fumetto europeo di Christophe Blanc e Albert Uderzo, il disegnatore di Asterix e Obelix. Il risultato è un mondo vibrante e originale, con una perizia per le animazioni che sottolinea in maniera perfetta ogni colpo dei personaggi.
Infine, vogliamo segnalare la possibilità di affrontare la demo anche in due giocatori, sia in modalità co-op locale, sia online. È possibile cercare un partner anche tramite il matchmaking presso l'hub centrale. Un'eventualità molto apprezzata, sebbene forse scopra il fianco all'unico aspetto che ci ha lasciati un po' interdetti della demo. Infatti, se proprio dovessimo trovare un difetto a queste due ore che abbiamo passato in compagnia di Absolum, sarebbe il livello di difficoltà più gentile di quanto ci saremmo aspettati. Solitamente nei roguelite i primi tentativi vanno sempre a vuoto, almeno fino a quando i primi potenziamenti non consentono di tener testa ai nemici, in questo caso invece siamo riusciti a raggiungere la fine della demo praticamente subito. Addirittura, in alcune situazioni, abbiamo sconfitto dei boss senza subire danno, sfruttando il sistema di parata e rottura della guardia e abusando un po' troppo delle juggle. In due giocatori, immaginiamo possa diventare una vera e propria partita di pallavolo.
Lo avrete capito: Absolum ci ha colpiti in pieno volto, senza pietà. La demo è ricca e solida, capace di lasciar intuire il livello di eccellenza raggiunto da Guard Crush Games e da Dotemu, specialmente sul fronte del gameplay. Qualche piccolo dubbio resta sulla struttura roguelite, in particolare per quanto riguarda il bilanciamento della difficoltà che ci è sembrata tarata verso il basso, ma è una questione che si risolve con poco e che non intacca la goduria di un sistema che riesce a essere classico e fresco allo stesso tempo.
CERTEZZE
- Animazioni fluide, stile straordinario
- Un picchiaduro a scorrimento orizzontale davvero eccezionale
- Tante strade nella mappa che portano a esiti differenti
DUBBI
- Ci sembra un po' troppo facile, va bilanciato meglio
- Sono previsti quattro personaggi, forse un po' pochi?
- Nella demo i power up non sono molti, ce ne saranno altri?