Occhio a quel Tau!
Le truppe terrestri tendono a considerare i Tau come degli smidollati. Se i potentissimi Space Marine sono uomini geneticamente  modificati, dotati di una corazza quasi impenetrabile e di armi devastanti, motivati dall’ossessiva voglia di vincere sugli avversari, i Tau  hanno una tradizione militare relativamente recente e non vantano la medesima brama di sangue. Dunque, la vostra armatura è meno  potente di quella di uno Space Marine, e le vostre armi generalmente meno efficaci. Per questo è molto importante che agiate con  intelligenza, prima di tutto. 
Il primo livello di gioco rappresenta una specie di shock: abituati alla relativa tranquillità degli altri sparatutto in prima persona,  almeno per quanto concerne le prime fasi, vi ritroverete a correre attraverso enormi trincee, evitando i colpi dei cecchini appostati sopra  di voi e cercando di coprire le spalle ai compagni quando il nemico decide di “sfondare”. Successivamente, l’azione si fa via via  più “ragionata” ed entrano in gioco massicciamente la raccolta di chiavi, il salvataggio di ostaggi, l’attivazione di interruttori e l’uso di  cariche esplosive a tempo. 
Una volta ucciso un avversario, potete impadronirvi del suo fucile ed avere, così, due armi a disposizione (primaria e secondaria) più  le eventuali granate. È molto importante tenere presente la capacità di fuoco di ogni arma, in particolare la capienza dei caricatori:  quando il fucile e scarico, vi serve qualche secondo per cambiare caricatore, e allora sarete vulnerabili. La vostra corazza è dotata di  scudi che assorbono solo pochi colpi prima che si verifichino danni reali, dunque la strategia di combattimento migliore consiste spesso  nella “toccata e fuga”: colpite i nemici e magari incassate qualche colpo, dopodiché vi mettete al riparo per dar tempo agli scudi di  riattivarsi. Il problema è che non avrete sempre la possibilità di comportarvi in questo modo…                                                                             
Meccanica di gioco
Il sistema di controllo adottato per Warhammer 40.000: Fire Warrior è semplice ed efficace: lo stick analogico sinistro muove il  personaggio nelle quattro direzioni, quello destro sposta il mirino e di conseguenza orienta la camminata. I tasti dorsali di sinistra sono  deputati al salto e all’accovacciarsi, mentre quelli di destra all’utilizzo delle funzioni primaria e (nel caso) secondaria dell’arma in uso. Arma  che si cambia con il tasto Quadrato e si ricarica con il tasto Cerchio, mentre i tasti Triangolo e X sono stati assegnati rispettivamente al  lancio delle granate e all’azione generica (aprire porte, attivare interruttori, piazzare esplosivi, ecc.). 
Il sistema di mira lo definirei come “semi-automatico”, nel senso che il puntamento non è automatico ma il bersaglio  viene “agganciato” quando lo si inquadra. Non fatevi idee sbagliate, comunque: il “lock-on” non è tale da costringervi a scorrere gli  obiettivi: il nemico viene seguito dal mirino solo per un range piuttosto ristretto. A mio modo di vedere, è meglio così. Le armi sono molto  numerose e diverse tra loro, e il fatto di raccoglierle dai cadaveri di nemici che ne erano effettivamente in possesso mi sembra una scelta  convincente e realistica. 
La difficoltà del gioco sale in modo graduale: i livelli si fanno più grandi e complessi, bisogna trovare un certo numero di chiavi e, non  ultimo, i nemici diventano davvero più forti: all’inizio avrete a che fare con soldati semplici e privi di corazza, ma più avanti cominceranno  ad arrivare i temibili Space Marine o addirittura gli Space Marine del Caos, ovvero veri e propri demoni che hanno venduto l’anima agli Dei  del Caos in cambio del potere e dell’immortalità. Per avere ragione degli avversari più tosti, bisogna per forza di cose pianificare gli  attacchi e sfruttare l’ambiente per schivare i colpi o mettersi al riparo prima di colpire.                                                                             
Tecnicamente parlando
L’atmosfera di un gioco rientra nel novero delle sue caratteristiche tecniche? Penso di sì, e Kuju ha fatto un lavoro eccellente sotto  questo aspetto. Già basarsi sugli elementi narrativi di Warhammer 40.000 garantiva grandi potenzialità a questo fps, e le sequenze  animate tramite cui si sviluppa la trama sono davvero eccezionali e spettacolari, anche degne di un film d’animazione in CG. La scelta di  non inserire musiche fa sicuramente parte della strategia degli sviluppatori, che hanno alimentato il proprio mondo con innumerevoli effetti  sonori e dialoghi ben recitati (in Inglese, ma ben tradotti in Italiano tramite sottotitoli). Insomma, il gioco si fa “sentire” bene, ha  atmosfera da vendere e riesce a creare un’esperienza coinvolgente. 
La grafica si attesta sul medesimo standard: eccellenti modelli poligonali, con animazioni di buona qualità e un grande livello di  dettaglio. Le ambientazioni sono anch’esse convincenti e quasi mai banali, e scorrono fluidamente grazie a un motore grafico che perde  colpi davvero in rari casi. Per i puristi c’è da segnalare la possibilità di selezionare l’aggiornamento dello schermo a 50 o 60 hz.                                                                             
Commento
Pur senza offrire delle modalità in multiplayer convincenti, Warhammer 40.000: Fire Warrior rappresenta un’ottima scelta se non disponete di un network adapter per PS2. I venti livelli sono coinvolgenti e forniscono talvolta grandi emozioni, la quantità e la varietà delle armi è ottima, la trama è davvero interessante. Infine, la realizzazione tecnica del prodotto è ineccepibile… Un gran bel first person shooter, insomma.
- Pro: 
 - Trama interessante e coinvolgente
 - Grafica e sonoro di grande qualità
 - Tante armi e approccio strategico
 
- Contro: 
 - Meccanica di gioco classica
 - Multiplayer povero
 - Un doppiaggio in Italiano sarebbe stato grande
 
Gli appassionati di giochi da tavolo dovrebbero conoscere bene l’universo di Warhammer 40.000. Venduto in Italia soprattutto nelle  fumetterie, questo board-game miscela elementi di gioco di ruolo, strategia e… modellismo. 
Gli sviluppatori del team Kuju hanno deciso di basare il proprio nuovo first person shooter proprio sull’universo di Warhammer 40.000,  mettendo il giocatore nei panni di un valoroso Guerriero del Fuoco della razza Tau e buttandolo nel mezzo di una guerra causata dalla  sete di conquista dei terrestri. Protetti da una sofisticata armatura metallica e con a disposizione un gran numero di armi, dovrete provare  sulla vostra pelle il peso di grandi responsabilità: distinguetevi sul campo di battaglia, salvate delle vite e cercate di porre fine ai conflitti.  In un modo o nell’altro.                                                                             















