Amazon ha coinvolto un gran numero di figure per la realizzazione della serie TV di Life is Strange, ma a quanto pare non gli autori del gioco: stando alle parole di Christian Divine, sono gli unici a non essere stati interpellati.
Sceneggiatore dei primi due capitoli della serie, Divine ha reagito amaramente al comunicato stampa pubblicato da Amazon, che fa un elenco dei partner del progetto: da Square Enix a LuckyChap (la casa di produzione fondata anche da Margot Robbie) e Story Kitchen, azienda specializzata negli adattamenti di videogiochi per cinema e televisione.
Non c'è appunto Don't Nod, il team di sviluppo che di fatto ha creato Life is Strange e i personaggi di Max e Chloe, che ritroveremo nella serie televisiva, mentre si parla molto del coinvolgimento di Chrarlie Covell, autore di The End of the F**ing World, in qualità di showrunner.
In realtà Divine non è stato l'unico a evidenziare questa mancanza: un suo collega, l'executive producer Luc Baghadoust, ha accolto l'annuncio dello show citando esclusivamente le figure di Don't Nod che hanno contribuito a dar vita al franchise di Life is Strange.
Una scommessa rischiosa
Considerando l'ottimo lavoro che è stato fatto con la prima stagione di The Last of Us, è chiaro ed evidente che coinvolgere gli autori di un gioco che viene adattato può rappresentare un aspetto molto importante ai fini della riuscita del progetto.
Nel caso di Life is Strange, tuttavia, Don't Nod non si occupa più del franchise ormai da tempo ed è probabilmente questo il motivo per cui il team di sviluppo non è stato interpellato ai fini della produzione dello show.
"Per anni tante persone ci hanno chiesto di realizzare una serie televisiva di Life is Strange", hanno dichiarato Jon Brooke e Lee Singleton di Square Enix, "e siamo felici di collaborare finalmente con Amazon MGM Studios, certi che faranno un lavoro incredibile nel dare vita al nostro universo."