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L'aumento di prezzo di Xbox Game Pass compensa le mancate vendite di Call of Duty in abbonamento, per Bloomberg

Secondo Bloomberg, che cita al riguardo alcuni misteriosi "ex-dipendenti" di Xbox, l'aumento di prezzo di Xbox Game Pass sarebbe da collegare direttamente alle mancate vendite di Call of Duty.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   04/10/2025
La key art di Call of Duty: Black Ops 6

Un approfondimento di Bloomberg sembra giustificare l'incremento di prezzo di Xbox Game Pass, in particolare per quanto riguarda il livello Ultimate, con la necessità, da parte di Microsoft, di compensare le mancate vendite di Call of Duty a causa dell'introduzione del gioco nell'abbonamento.

Nell'articolo non vengono citati dati ufficiali, dunque è difficile verificare quanto riferito, ma secondo alcuni "ex-dipendenti Xbox" non meglio identificati che sarebbero stati intervistati dalla rivista il Game Pass non starebbe ancora generando i profitti sperati dopo otto anni di attività e la costante espansione del catalogo.

In particolare, giochi ad alto profitto come Call of Duty andrebbero a perdere qualcosa, in termini di introiti, dal loro inserimento all'interno del catalogo di Game Pass, perché l'espansione nel numero di abbonati non sarebbe stata esplosiva come sperato da Microsoft con la decisione di inserire la serie al day one nel servizio.

300 milioni di dollari persi in mancate vendite, secondo una stima

Secondo l'articolo di Bloomberg, un non meglio identificato "ex-dipendente" di Xbox avrebbe riferito che, secondo stime interne, l'inserimento di Call of Duty: Black Ops 6 al day one nel catalogo di Game Pass avrebbe comportato una perdita stimata in circa 300 milioni di dollari in potenziali vendite non avvenute.

Questo nonostante si sia trattato comunque del gioco più venduto in assoluto in Nord America e il capitolo più venduto in generale per la serie, dunque avendo comunque generato presumibilmente una quantità di denaro veramente impressionante.

Bisogna considerare che si tratta di una presunta stima interna e la metrica è complicata da gestire, considerando che le potenziali vendite non avvenute non sono proprio un parametro preciso su cui contare, ma è assai probabile che l'inserimento del gioco su Game Pass abbia ridotto le vendite potenziali almeno su console Xbox, senza però portare probabilmente a un adeguato incremento di utenti.

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Microsoft avrebbe dunque deciso di bilanciare le potenziali perdite in termini di vendite con l'incremento di prezzo, in particolare di Xbox Game Pass Ultimate, che comprende anche i giochi disponibili al day one in catalogo, compresi i nuovi Call of Duty.

Il lancio di Call of Duty: Black Ops 6 aveva effettivamente portato a un incremento generale del 16% negli abbonati, ma evidentemente molti di questi non hanno poi mantenuto la sottoscrizione attiva nel periodo successivo, ponendo dei dubbi sull'efficacia della strategia.

In base alle testimonianze di questi misteriosi ex-dipendenti, il recente incremento di prezzo sarebbe dunque legato strettamente all'inserimento di Call of Duty nel catalogo al lancio, sebbene sia più logico pensare che si tratti probabilmente di uno dei fattori che hanno portato a tale decisione, forse uno dei più importanti.