Tra Steam, console e sistemi mobile, ogni mese vengono pubblicati letteralmente migliaia di giochi. Verrebbe da pensare che il mercato sia molto ricettivo, vista l'offerta, ma la realtà dei fatti è ben diversa, almeno stando ai dati diramati da Circana, compagnia che si occupa di analizzare i dati del mercato videoludico Nord Americano. Secondo le rilevazioni relative del Q3 2025, per il sondaggio Future of Video Games, oltre il 60% dei videogiocatori USA acquista meno di due nuove uscite all'anno.
Pochi e sempre gli stessi
Da quanto è stato studiato, solo il 14% dei giocatori acquista uno o più giochi al mese.
Ci sono ovviamente diverse ragioni che hanno contribuito a creare questa situazione: una generale mancanza di interesse, la situazione economica, e l'ascesa dei cosiddetti "giochi che durano per sempre", che riescono a mantenere l'attenzione dei giocatori per lunghi periodi e altre ancora.
Nella pratica, la maggioranza si accontenta dei vari Fortnite, Roblox o Genshin Impact.
L'analista Matt Piscatella ha sottolineato che sono i "giocatori iper-appassionati e insensibili al prezzo" a tenere davvero in piedi il mercato. In altre parole, coloro che fanno più acquisti al mese, senza badare al prezzo.
"Perché esistono controller premium, edizioni da collezione da 149 dollari, console Pro e prezzi in generale sempre più alti?" Domanda Piscatella, per poi rispondere: "Perché i giocatori più abbienti, meno sensibili al prezzo, sono quelli che spendono di più, mentre tutti gli altri si spostano sempre più verso i giochi free-to-play."
Naturalmente, i soldi continuano a fluire nell'industria attraverso le microtransazioni. I dati finanziari di Sony mostrano che oggi l'azienda guadagna di più dagli acquisti in-game che dalle vendite a prezzo pieno, ed è una delle ragioni per cui sta puntando tanto sui giochi live service.