All'inizio di quest'anno, Christian "Peri Fractic" Simpson, uno YouTuber specializzato in retro gaming, ha acquistato il marchio Commodore da una società olandese, rilanciandolo con l'aiuto di numerosi ex dipendenti dell'azienda originale. Il primo prodotto maggiore della nuova compagnia è il Commodore 64 Ultimate, una nuova versione del Biscottone basata sulla scheda Ultimate 64 Elite-II realizzata da Gideon Zweijtzer. L'acquisto del marchio è stato però contestato dalla compagnia italiana Commodore Industries S.r.l., fondata da Luigi Simonetti nel 2017.
Simonetti ha dichiarato in merito: "Commodore Industries S.r.l. è sempre stata disponibile a collaborare con chiunque desideri realmente valorizzare e promuovere il marchio e ciò che ha rappresentato per tutti noi nella comunità. Tuttavia, ove necessario, saremo pronti a tutelare i nostri diritti, dinanzi a qualsiasi autorità, sulla base dei motivi legali e sostanziali illustrati nel dettaglio in questo comunicato stampa."
Si sperava che le due aziende raggiungessero un accordo, ma non c'è stato niente da fare. In un post pubblicato nel gruppo Facebook dedicato al Commodore 64, e segnalato da Commodore Blog, è stato svelato che Commodore Industries si è mossa per vie legali per impedire a Commodore International di utilizzare il nome Commodore.
Commodore Industries ha realizzato diversi prodotti decorati con il logo di Commodore, tra cui laptop, tablet, cuffie, cavi e altoparlanti, ma non ha mai tentato di ridare vita ai vecchi computer della compagnia.
Per fortificare la sua posizione, Commodore International ha pubblicato una lettera di Leonard Tramiel, figlio di Jack Tramiel, il fondatore di Commodore, in cui avalla l'operazione di rinascita che sta portando avanti. La lettera non è apparentemente correlata con la disputa in corso, ma è comunque una forma di riconoscimento di Commodore International e della sua azione di mercato.