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La Cina vuole dominare anche il mercato dei display OLED: arrivano nuovi ricchi investimenti di BOE e HKC

BOE e HKC hanno annunciato nuovi programmi di investimento in pannelli OLED per smartphone e monitor, segnando una nuova fase nella sfida della Cina ai colossi coreani Samsung e LG.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   27/10/2025
BOE

Due dei principali protagonisti dell'industria cinese dei display, BOE e HKC, stanno avviando un piano di investimenti su larga scala che mira a diversificare la produzione e ad aumentare la competitività rispetto ai rivali coreani e giapponesi. L'evoluzione in corso non riguarda solo l'espansione della capacità produttiva, ma anche il passaggio da un modello basato sui volumi a uno fondato sull'innovazione tecnologica: supportata da nuove linee di produzione e da incentivi governativi, la transizione verso OLED rappresenta infatti il cuore di questa strategia.

Secondo quanto riportato da UBI Research nel "China Trends Report", i progressi di BOE nello sviluppo dei pannelli per Apple e gli investimenti paralleli di HKC delineano un panorama in rapido mutamento, dove la tecnologia OLED diventa il nuovo terreno di competizione per l'industria cinese dei display.

Gli investimenti di BOE e HKC

BOE, attualmente impegnata nella produzione di pannelli OLED destinati alla gamma iPhone 17 Pro, è prossima a ottenere la certificazione per i modelli standard della stessa serie. L'azienda ha allestito 26 linee di assemblaggio dedicate ai moduli Apple, ciascuna lunga circa 400 metri e con un costo medio di 300 milioni di yuan (circa 39 milioni di euro). Il complesso produttivo di Mianyang, che include linee per pannelli e moduli, comporta un investimento complessivo di circa 55 miliardi di yuan, pari a 7 miliardi e 150 milioni di euro.

Il display di iPhone 17 Pro
Il display di iPhone 17 Pro

Parallelamente, il sito B12 di Chengdu ospita attività di ricerca e sviluppo focalizzate su tecnologie di nuova generazione come COE (Color on Encapsulation), Black PDL (Positive Type) e MLA (Micro Lens Array). L'impianto ha una capacità mensile di circa 30.000 substrati, destinata a salire a 40.000 entro fine anno. Le applicazioni COE vengono testate per modelli di smartphone di fascia media, mentre i processi Black PDL sono orientati ai pannelli per computer e tablet. La produzione MLA, che utilizza materiali ad alto indice di rifrazione, si attesta oggi su 3.000-5.000 substrati al mese.

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Anche HKC sta accelerando la propria transizione tecnologica. L'azienda ha avviato il progetto H7, che amplia la capacità OLED utilizzando la struttura giuridica del precedente impianto H4 di Mianyang. Tale scelta è collegata ai meccanismi di finanziamento pubblico a livello locale, che incentivano la continuità operativa.

Il piano comprende una linea LTPS LCD di sesta generazione da 60.000 substrati, acquisita da Japan Display Inc. (JDI), e una nuova linea OLED ELEAP da 32.000 substrati, distribuita in due fasi da 8.000 e 24.000 unità. A ciò si aggiunge l'espansione della linea IPS Photo e la costruzione di uno stabilimento dedicato alla produzione di pannelli Mini-LED, per un investimento stimato in circa 10 miliardi di yuan, pari a 1 miliardo e 300 milioni di euro. L'obiettivo è creare un ecosistema produttivo completo che copra LCD, OLED e Mini-LED, riducendo la dipendenza da fornitori esterni e rafforzando la filiera nazionale.

Il piano congiunto di BOE e HKC segna una tappa importante nella ristrutturazione dell'industria cinese dei display. Entrambe le aziende stanno passando da una crescita trainata dai volumi a una competizione guidata dall'innovazione, con l'intento di migliorare qualità, efficienza energetica e resa visiva dei pannelli. Le tecnologie COE e MLA, in particolare, promettono di incrementare la luminosità e l'accuratezza cromatica, elementi cruciali per smartphone e laptop di nuova generazione. Intanto TCL accelera invece sugli OLED stampati per laptop e monitor con prezzi più bassi.