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Android 16: in arrivo Secure Lock, il nuovo super blocco di Google contro furti e smarrimenti

Google vuole alzare l'asticella della sicurezza e lo vuole fare aggiungendo in Android 16 un nuovo super blocco per furti e smarrimenti: Secure Lock.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   27/06/2025
Google Android Secure Lock

Google vuole mettere la sicurezza al primo posto e vuole rendere quest'ultima un elemento appetibile anche in fase di mercato e d'acquisto di uno smartphone. In Android 16, l'azienda di Mountain View, vuole introdurre un nuovo blocco per evitare furti o smarrimenti, o meglio, per aumentare il livello di sicurezza in caso di furto o smarrimento del proprio smartphone.

Con l'arrivo di Android 16, dunque, Big G sta preparando il terreno per l'introduzione di una nuova funzione chiamata Secure Lock, pensata per proteggere meglio i dati in situazioni critiche come può essere, per l'appunto, il furto o la perdita di un telefono.

Come funzione Secure Lock?

Oggi, se perdiamo lo smartphone, possiamo usare la funzione di Blocco remoto (introdotta con Android 15) per bloccarlo da lontano, oppure possiamo cancellare completamente tutti i dati. In particolar modo, questa seconda (e decisamente più drastica) opzione presenta uno svantaggio importante: una volta eliminati i dati, non è più possibile rintracciare il telefono.

Logo Find Hub
Logo Find Hub

Inoltre, anche con il telefono bloccato, sarebbe possibile interagire con alcune funzioni come i widget della schermata di blocco, il pannello delle impostazioni rapide ecc... Con Secure Lock si procederà, tramite l'integrazione con Find Hub, a bloccare il telefono in uno stato avanzato di sicurezza che renderà impossibile accedere anche a quelle (poche) funzioni riscontrabili nella schermata di blocco.

I vantaggi di Secure Lock

In questo modo, dunque, Google tenterà di offrire un nuovo e maggiore grado di sicurezza ai propri utenti. La funzione sarà riservata alle app di sistema con un permesso speciale chiamato MANAGE_SECURE_LOCK_DEVICE. La prima app ad averlo sarà proprio Google Play Services, che gestisce anche Find Hub. Tutte queste informazioni sono state rinvenute analizzando il codice sorgente di Android.

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Con questa manovra, che si sposa perfettamente con quanto detto anche per le funzioni di sicurezza in fase di configurazione degli smartphone Pixel, Google sta cercando di mettersi in prima linea per quel che concerne la difesa della propria utenza.