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Marvel Tōkon: Fighting Souls, abbiamo provato l'ennesima perla di Arc System Works

Al Tokyo Game Show abbiamo provato Marvel Tōkon: Fighting Souls di Arc System Works e Sony: è l'ennesimo picchiaduro da sogno dello studio giapponese.

PROVATO di Lorenzo Mancosu   —   28/09/2025
Civil War in Marvel Tokon
Marvel Tokon: Fighting Souls
Marvel Tokon: Fighting Souls
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Quando Marvel Tōkon è stato presentato come il grande evento di chiusura dello State of Play di luglio 2025, molti fedelissimi di casa PlayStation hanno storto il naso. "Come mai", si sono chiesti, "Sony sta dando così tanto spazio e importanza a un videogioco di questo tipo?". Ebbene, la risposta è che si tratta di un progetto di quelli "grossi", di "qualcosa di importante" (semicit.), e non solo perché costituisce l'ultima tessera del ricchissimo rapporto fra Marvel e Sony Interactive Entertainment. Se, da una parte, il matrimonio fra i picchiaduro e l'universo supereroistico ha scritto la storia di questo genere, dall'altra ha avuto particolare importanza per la nascita della scena competitiva internazionale che oggi è legata a doppio filo con il marchio PlayStation, specialmente in seguito all'acquisizione dell'Evolution Championship Series da parte della casa giapponese.

Ma non è finita qui, perché di mezzo c'è anche il blasone di Arc System Works, e Arc System Works è ormai universalmente riconosciuto come uno studio di sviluppo di straordinario talento, autore di quello che, sotto il profilo artistico e qualitativo, potrebbe rappresentare il miglior picchiaduro dell'intera generazione - ovvero Guilty Gear Strive - nonché dell'esperienza che è stata in grado di portare il nome di Dragon Ball sui palchi dei tornei più importanti del pianeta. In occasione del Tokyo Game Show abbiamo provato Marvel Tōkon: Fighting Souls nella sua versione più recente, un titolo che sembra avere tutte le carte in regola per spazzare via la concorrenza più diretta e imporsi fra i maggiori fenomeni del genere.

Tōkon

Marvel Tōkon: Fighting Souls è un picchiaduro in 2.5D di natura Tag disegnato interamente a mano nel quale si vestono i panni dei personaggi provenienti dall'universo fumettistico della Marvel, un titolo che mira senza mezzi termini a replicare l'impatto generato dai leggendari Marvel vs. Capcom, iterando pesantemente sulla formula originale e pescando tantissima ispirazione dalla recente tradizione di Arc System Works. I personaggi sul campo diventano quattro per ogni squadra, il sistema di assist ne esce notevolmente potenziato, le contaminazioni provenienti da Guilty Gear: Strive e Dragon Ball FighterZ sono parecchio evidenti, ma l'anima al centro della produzione è rimasta quella dei leggendari Arcade ambientati nell'universo Marvel.

La principale novità rispetto alla tradizione di MvC, ma soprattutto rispetto ai classici Tag di Arc System Works, risiede nella gestione della barra della salute: nonostante sul campo siano presenti quattro personaggi differenti per ogni squadra, la salute è infatti condivisa fra tutti i combattenti, e si tratta di una soluzione che riesce a mitigare perfettamente il ritmo solitamente compassato di questo genere di scontri. Ciascun round, in questa maniera, ha una durata pressoché perfetta, è impossibile che ci si perda nelle estreme lungaggini incontrate in FighterZ, senza contare che ogni singola scelta finisce per avere tantissima importanza, fondendo il meglio di un'esperienza come Strive con le caratteristiche tipiche della classica natura Tag.

Il sistema 4 contro 4 di Marvel Tōkon orbita attorno alla selezione di un singolo leader e di tre personaggi legati ad assist specifici, ma questi non si limitano a intervenire attivamente per ampliare le opzioni offensive e difensive, divenendo invece protagonisti di una variante "Active Tag" che consente di assumerne direttamente il controllo. Inoltre, ciascun Match al meglio delle 5 vittorie ha inizio come un semplice combattimento 2 contro 2, dopodiché si ottiene gradualmente l'accesso agli altri assist-men eseguendo determinate azioni in combattimento, il che potrebbe emergere come un geniale sistema di bilanciamento per evitare l'attivazione troppo rapida di estensioni particolarmente letali.

I personaggi sul campo in totale sono 8, ma il ritmo dei set è pressoché perfetto
I personaggi sul campo in totale sono 8, ma il ritmo dei set è pressoché perfetto

Da Guilty Gear: Strive è stata recuperata anche quella meccanica di "Wall Break" che, oltre a consentire di mettere in scena diversi splendidi fondali dello scenario selezionato, conferisce un peso totalmente originale alla messa all'angolo dell'avversario, mentre l'eredità di FighterZ (così come di MvC) continua a vivere nell'importanza riservata agli scontri aerei. Si tratta, in buona sostanza, di una ricetta molto accessibile e altrettanto profonda, una sorta di sintesi fra le idee di design tipiche di Arc System Works e la tradizione del picchiaduro Marvel, ora protagoniste di una formula davvero immediata e convincente.

Accessibilità e profondità

Affidandosi all'ormai antico scheletro di Granblue Fantasy Versus, Tōkon adotta la formula basata su attacchi normali leggeri, medi, pesanti, a cui si affiancano colpi speciali strettamente legati all'identità dei vari personaggi Marvel. Questa struttura - estremamente facile da apprendere e perfetta per lasciar spazio ai comandi semplificati - riesce a far brillare le caratteristiche di ciascun combattente senza erigere barriere di accessibilità particolarmente elevate, consentendo a qualsiasi giocatore di divertirsi in maniera rilassata ma trovando, al contempo, tanta profondità nelle estensioni delle combo, nelle conoscenze necessarie per "punire" l'avversario e in diversi altri elementi che sapranno soddisfare anche il pubblico competitivo.

Non c'è bisogno di specificare che molta della stratificazione dell'esperienza è legata alla formula 4 contro 4 e soprattutto all'elaborato sistema di assist, che apre a un sostanzioso elemento strategico: non solo ciascun combattente può ricoprire diverse funzioni, magari quella di eseguire "anti-air", o di scagliare proiettili dalla distanza, ma può essere utilizzato per proseguire o concludere le sequenze avviate dal leader attraverso Active Tag e Crossover, gettando le fondamenta per un ricchissimo sistema di estensioni che, ovviamente, si potrà analizzare sul serio solamente mettendo mano al roster completo. Ci rendiamo conto che considerazioni di questo genere abbiano importanza solamente per i fan accaniti dei picchiaduro, ma sono grandi testimonianze della volontà di Arc System Works di rivolgersi a diversi tipi di pubblico.

In questa versione abbiamo potuto provare anche Spider-Man e Ghost Rider, che sono andati ad affiancare i super già presenti nella recente Beta, ovvero Captain America, Dr. Doom, Iron Man, Ms. Marvel, Star-Lord e Tempesta. È inevitabile, a questo proposito, fare un plauso ad Arc System Works, perché gli sviluppatori sono riusciti a caratterizzare profondamente ciascun combattente, e non solo sul piano delle animazioni, ma soprattutto su quello delle caratteristiche tecniche: Spider-Man è un personaggio rushdown che può chiudere le distanze rapidamente con le ragnatele ed eccelle nel combattimento aereo, Dr. Doom è una sorta di "anti-proiettile" che si rivela un incubo per chi combatte dalla distanza, ci sono varianti bilanciate e basate sullo "spacing" come Captain America (anche se "bilanciato", al momento, non è l'aggettivo migliore per definirlo) nonché alternative molto particolari come Iron Man e Tempesta.

La Civil War assume tutto un altro significato lungo questi fondali
La Civil War assume tutto un altro significato lungo questi fondali

Gli appassionati stanno speculando da parecchio tempo in merito all'effettiva vastità del roster di protagonisti: considerando che fino a questo momento sono stati presentati 8 personaggi, i più ottimisti desiderano trovarsi di fronte a un lancio caratterizzato da almeno 30 varianti ma, tenendo a mente l'eccezionale grado di cura che la compagnia riveste nella limatura di ciascun combattente, sembra più probabile ipotizzare un numero attorno alla ventina. Sta di fatto che combattere in Marvel Tōkon è un vero piacere, così come è piacevole anche solo osservare i protagonisti mentre si muovono sullo schermo utilizzando le tecniche Ex, le Ultimate Skill e tutte quelle mosse legate alle barre delle risorse che fanno brillare fino in fondo il talento degli artisti dello studio.

Arc-tisti

Al di là del puro e semplice gameplay, dove Marvel Tōkon: Fighting Souls brilla davvero è in tutto ciò che rappresenta il comparto artistico. Ed è un comparto artistico che riesce a eccellere a trecentosessanta gradi, tanto nelle animazioni quanto nel sound design, tanto nei doppiaggi (spettacolare quello giapponese), quanto nei dialoghi che precedono le battaglie. Non c'è un singolo elemento di questo progetto, nemmeno i menù e le interfacce, che non abbia conosciuto un grado di cura artigianale che sembra mettersi totalmente al servizio dell'universo fumettistico della Marvel, segnato da una forte contaminazione con la tradizione degli anime.

Arc System Works si è mossa nella direzione di mescolare universo Marvel e tradizione anime
Arc System Works si è mossa nella direzione di mescolare universo Marvel e tradizione anime

Arc System Works si è mossa in perfetta continuità rispetto alla sua personale tradizione, mettendo la dedizione sartoriale che già aveva caratterizzato il meraviglioso Guilty Gear: Strive al centro del progetto e trovando il coraggio di misurarsi, grazie all'intervento di Sony, con un universo massificato e importante come quello supereroistico. Se già Dragon Ball FighterZ ha aiutato a far giungere il nome di questo studio talentuoso fino alle orecchie del pubblico di massa, quest'opera per PC e PS5 potrebbe rappresentare la consacrazione definitiva. Anche perché la concorrenza, e specialmente i massicci rivali di prossima uscita, si troveranno presto a fare i conti con un nuovo pretendente al trono del genere, uno che, al momento, non sembra aver paura di niente e di nessuno.

Marvel Tōkon: Fighting Souls è senza ombra di dubbio il picchiaduro più promettente che si può trovare all'orizzonte. Arc System Works ha confermato ancora una volta lo straordinario talento emerso dalle sue ultime produzioni - su tutte da Guilty Gear: Strive - sfornando un fighter che non solo sembra raccogliere con successo la pesantissima eredità dei titoli Marvel, ma può vantare un comparto artistico impressionante. Semplicissimo da imparare, seppur profondo e complesso da padroneggiare al meglio, sembra un perfetto mix fra le meccaniche tradizionali e alcune piccole variazioni innovative, stretto nell'abbraccio di una messa in scena che si presenta in maniera semplicemente spettacolare. In questo settore dell'industria la concorrenza è davvero serrata, oggi s'incontrano tantissimi titoli di grande qualità, ma Tōkon ha tutte le carte in regola per cambiare gli equilibri della nona generazione.

CERTEZZE

  • Comparto artistico semplicemente fuori scala
  • Facile da imparare ma al tempo stesso profondissimo
  • Ogni personaggio ha un'identità molto marcata
  • Musica, animazioni, menù... tutto è curato nei minimi dettagli

DUBBI

  • Difficile ipotizzare le dimensioni effettive del cast di personaggi
  • Alcune interazioni sono ancora un po' grezze